lunedì 27 agosto 2012

Autopsia virtuale

di Patricia Cornwell
 
Port Mortuary - letteralmente il porto dei morti - è il luogo in cui vengono smistati i cadaveri dei caduti in guerra della base dell'Aeronautica militare di Dover. E qui che Kay Scarpetta sta seguendo un corso di addestramento sulle autopsie virtuali quando, in una fredda sera di febbraio, viene richiamata in tutta fretta dalla nipote Lucy e dall'investigatore Pete Marino al CFC di Boston, il nuovo centro di medicina forense civile e militare da lei diretto. Qualcosa di molto grave e inspiegabile è appena accaduto, qualcosa che potrebbe rovinarla sia professionalmente che personalmente, travolgendo nello scandalo la struttura sperimentale di cui è a capo. Un giovane uomo, morto apparentemente per un malore e custodito nella cella frigorifera del CFC, viene trovato in un lago di sangue, e ciò avalla l'ipotesi che fosse ancora vivo quando vi è stato rinchiuso. L'autopsia sul suo cadavere rivela la presenza di agghiaccianti lesioni interne, complicando ulteriormente il quadro. La situazione è tanto più seria in quanto Jack Fielding, vicecapo del centro, è scomparso nel nulla dopo essere stato indagato per un suo presunto coinvolgimento in altre morti sospette. Kay Scarpetta si trova di fronte a un caso estremamente difficile e pericoloso che ha pesanti riflessi non solo sulla sicurezza nazionale, ma anche sulla sua vita privata. In una frenetica corsa contro il tempo deve affrontare un nuovo scaltro e crudele e fare i conti con una vicenda che coinvolge i fantasmi di un passato mai sopito.(by BOL)

A volte mi domando come mai mi ostino ancora a leggere questa autrice... irriconoscibile rispetto ai primi romanzi con la nostra protagonista Kay Scarpetta!!! Poi, mi do anche una risposta... sono affezionata al personaggio, e spero sempre che si possa recuperare quello stile scoppiettante che mi teneva attaccata dalla prima all'ultima pagina. Invece, anche questo romanzo mi ha deluso moltissimo, l'ho trovato 'lento'... tante pagine in cui i protagonisti si parlano senza dirsi niente, con tutte le elucubrazioni mentali riportate che lo hanno reso davvero molto ma molto prolisso. Un romanzo pieno di 'niente'... la storia va avanti a rilento... e non si capisce nemmeno se ci sia davvero un filo conduttore o se si stia brancolando nel buio, sfornando pagine su pagine per il semplice gusto di farlo.

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