mercoledì 9 ottobre 2013

Myrmes

Vi piacciono le formichine??? A me non particolarmente, ma sono così laboriose, così efficienti che non potrete fare a meno di metterle al lavoro con questo gioco da tavolo. Terzo ed ultimo gioco acquistato agli Asterion Gaming Days (e dopo vi prometto che non ve li nomino proprio più... fino alla prossima volta!), si tratta di un gioco le cui dinamiche non sono difficili, ma c'è un'ampia scelta di azioni tra cui scegliere e si sa... più possibilità ci sono, più difficile è la scelta!
Il tabellone è molto colorato ed insolito, anche le le forme esagonali riprendono la 'moda del momento', ricordando un po' un grosso alveare. Ogni giocatore parte con un numero ben preciso di formichine che possono essere lavoratrici o guerriere. Le prime servono per esplorare e colonizzare il tabellone, azione che consente di ottenere, nella fase di raccolta, diversi materiali (cibo, terra o pietra). Le formiche utilizzate a tale scopo vengono perse, ma c'è la possibilità di ottenerne di nuove ponendo almeno due 'nutrici' nello spazio adibito a tale scopo. Le 'nutrici' sono poliedri che vengono distribuiti in una certa quantità all'inizio del gioco e che determinano quante azioni è possibile eseguire (anche in questo caso è possibile ottenerne altri tramite un'azione apposita). Le guerriere invece servono per sconfiggere gli insetti che infestano il territorio, azione che regala cibo e punti.
Ebbene sì, anche se non li ho ancora nominati, ci sono gli immancabili punti vittoria, che si ammucchiano durante il gioco, in diversi modi e che portano alla vittoria finale chi ne ammucchia di più...
Rileggendo quello che ho scritto mi rendo conto che non ci si capisce nulla... è molto difficile spiegare in poche parole un gioco che ti da così tante possibilità di azione, ma non vi preoccupate, una volta superato il solito gap della lettura delle istruzioni, tutte le varie fasi le potrete trovare e facilmente individuare sul proprio 'tabellino'.
Sarebbe un gioco di strategia, ma ci sono tre dadi che vengono tirati all'inizio di ogn'uno dei tre anni che compongono il gioco, che determinano le caratteristiche delle prime tre stagioni dell'anno (primavera, estate e autunno) dopo di che in inverno si devono sfamare le formiche, operazione che di anno in anno diventa sempre più onerosa. Ogni numero del dado corrisponde ad un 'vantaggio' particolare (ad esempio ottenere un guerriero in più se si sceglie di impiegare almeno due nutrici in questa operazione...), di conseguenza conviene sfruttarlo (tra l'altro è possibile anche utilizzare uno dei due vantaggio corrispondente al numero successivo o precedente a quello del dado).
Vabbè, spero che ci abbiato capito qualcosa, se vi ho incuriosito vi consiglio di provarlo, è carina l'ambientazione insolita, non è proprio immediato, ed un pochino lungo anche se non troppo...
VOTO: 6,5

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