mercoledì 11 settembre 2013

Terra Mystica

Avete presente quando in Oblivion si parla delle macchine terraformanti??? Noooo??? Sto parlando del film, quello con Tom Cruise, daiiii... Beh, a quel tempo, quando vidi il film quel termine, 'terraformare', non l'avevo mai sentito, ma qualcun'altro lo conosceva già... e poi dicono che giocare non è cultura!!! Max faceva 'la corte' a questo gioco già ai tempi della Play e si sa, prima o poi, dovevo cedere, quindi ho affrontato questo gioco un poco preoccupata, temevo fosse molto complicato ed in effetti proprio semplice non lo è, ma una volta affrontate le prime partite, si inizia ad entrare nelle sue dinamiche. Ma entriamo nel vivo del gioco...

Il cartellone principale è composto da un territorio suddiviso in esagoni di diverso tipo: ogn'uno di questi identifica un paio di razze. Poi c'è un cartellone a parte con le scale dei quattro templi ed un cartellone per ogni razza. Ogni giocatore sceglie una razza (noi lo facciamo estraendo a caso uno dei tasselli che identificano il tipo di territorio) ed a seconda di questa, si hanno dei vantaggi particolari che possono essere solo iniziali od ogni volta che si effettuano operazioni specifiche.
Il proprio tabellone della razza viene all'inizio riempito con tutti i suoi elementi: le diverse abitazioni, i poteri ed i lavoratori. Le abitazioni vengono usate mano a mano che si costruiscono le città sul tabellone principale. I lavoratori servono per effettuare la maggiorparte delle operazioni ed i poteri servono per poter eseguirne delle altre senza l'utilizzo dei lavoratori, come ad esempio quelle che si trovano nella parte bassa del tabellone. Lo scopo è costruire città, imposessandosi del maggior numero possibile di territori (=esagoni) che dovranno essere trasformati nel tipo scelto dal giocatore. Appunto questa operazione di trasformazione è 'terraformare'. Mano a mano che si procede nel gioco, si fanno punti che vengono segnati sul tabellone principale ed al termine del gioco, che è sancito dalla fine del sesto turno, vengono aggiunti i punti che si riferiscono alle posizioni raggiunte nei templi ed alla grandezza del territorio occupato.
In soldoni... è necessario comprendere bene le potenzialità della propria razza in modo da sfruttarle al meglio e cercare, con le risorse disponibili, di eseguie le operazioni che consentono di fare più punti possibili. Questo gioco è uno dei tanti che già di per sè porta a pensare 'bene' alle azioni da fare, quindi i cosiddetti 'lungagnoni', di cui Max è un buon rappresentante, ci vanno a nozze!!!
Dopo le prime partite che mi hanno dato l'impressione di un gioco troppo ricco a livello di operazioni che si possono fare, ora riesco a ragionare meglio sulla sequenza delle cose da fare, rendendo il gioco più intrigante ed interessante. Voto (come al solito super personale): 7,5

Nessun commento:

Posta un commento

Lasciate un commento... voi che leggete...