giovedì 11 aprile 2013

1Q84 (libro 3)

di Haruki Murakami
 
"Tengo, dove sei?" Ci sono amori che devono attraversare universi per incontrarsi. Ci sono amori che devono superare ostacoli, difficoltà, avversari, enigmi. Amori che devono, soprattutto, vincere le paure interiori inquietanti e terribili come piccole creature che albergano dentro di noi per poter creare a propria volta un mondo in cui non ci sia più la paura, un mondo nuovo in cui essere al sicuro in due. Aomame e Tengo vivono da sei mesi in una realtà che non è la loro, un mondo "al di là dello specchio" su cui brillano due lune. Divisi e braccati, costantemente in pericolo di vita, sembra che tutto congiuri per impedire che si incontrino. Sulle loro tracce, oltre la setta Sakigake e forze ancora più sfuggenti e misteriose, adesso c'è anche l'investigatore privato Ushikawa, un ostinato segugio il cui bizzarro aspetto fisico (guardarlo "era come trovarsi di fronte a uno specchio deformante, e tuttavia nitido in modo spiacevole") si accompagna ad un intuito strepitoso. Ushikawa, però, è anche il terzo, inedito punto di vista che, alternandosi a Tengo e Aomame, accompagna il lettore nella vertiginosa conclusione di 1Q84. Qui Murakami tira le fila di tutte le trame, i personaggi, gli enigmi con cui ha costruito la sua narrazione: le domande, le coincidenze, i misteri daranno corpo a una nuova verità, come una costellazione che all'improvviso rivela il suo disegno. Murakami ha creato un universo per raccontarci come si creano gli universi. (by inMondadori)

Rispetto agli altri due ho trovato questa terza parte un po' lenta in alcuni punti, lentezza che ha fatto perdere un po' di magia al racconto. Comunque l'idea in sè di questa trilogia ha un qualcosa di geniale, ci sono delle cose che lo rendono davvero molto affascinante, trasportandoci in un universo misterioso. Il tutto comunque verte su una particolare serata che ha cambiato il destino di entrambi i protagonisti, portandoli poi ad una reciproca ricerca. Ho temuto fino alla fine che l'autore avesse deciso di non far incontrare Tengo ed Aomame, ho pensato seriamente che li volesse lasciare abbandonati a se stessi in quel mondo che nessuno dei due riconoscevo più come il loro. Invece il finale è stato, tutto sommato, abbastanza positivo, anche se mi ha lasciato un sacco di punti interrogativi, forse l'autore si è voluto tenere uno spiraglio per poter scrivere ancora qualcosa sull'argomento... Vorrei proprio sapere per chi si sta costruendo la crisalide, chissà magari per generare un altro Ushikawa, per dargli un'altra possibilità, oppure dovrebbe contenere un'altra 'daughter' di Aomame???

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