giovedì 28 febbraio 2013

1Q84 (libro 1 e 2)

di Haruki Murakami
 
1984, Tokyo. Aomame è bloccata in un taxi nel traffico. L'autista le suggerisce, come unica soluzione per non mancare all'appuntamento che l'aspetta, di uscire dalla tangenziale utilizzando una scala di emergenza, nascosta e poco frequentata. Ma, sibillino, aggiunge di fare attenzione:« Non si lasci ingannare dalle apparenze. La realtà è sempre una sola». Negli stessi giorni Tengo, un giovane aspirante scrittore dotato di buona tecnica ma povero d'ispirazione, riceve uno strano incarico: un editor senza scrupoli gli chiede di riscrivere il romanzo di un'enigmatica diciassettenne così da candidarlo a un famoso premio letterario. Ma La crisalide d'aria è un romanzo fantastico - o almeno così dovrebbe essere - tanto ricco di immaginazione quanto sottilmente inquietante: la descrizione della realtà parallela alla nostra e di piccole creature che si nascondono nel corpo umano come parassiti turbano profondamente Tengo. L'incontro con l'autrice non farà che aumentare la sua vertigine: chi è veramente Fukada Eriko? Intanto Aomame (che pure non è certo una ragazza qualsiasi: nella borsetta ha un affilatissimo rompighiaccio con cui deve uccidere un uomo) osserva perplessa il mondo che la circonda: sembra quello di sempre, eppure piccoli, sinistri particolari divergono da quello a cui era abituata. Finché un giorno non vede comparire in cielo una seconda luna e sospetta di essere l'unica persona in grado di attraversare la sottile barriera che divide il 1984 dal 1Q84. Ma capisce anche un'altra cosa: che quella barriera sta per infrangersi. 1Q84 è stato accolto, alla sua uscita in Giappone, come il capolavoro di Murakami Haruki e immediatamente elevato a oggetto di un autentico culto, tanto che sono comparsi libri e riviste che provano a indagare i misteri e rispondere agli interrogativi che solleva questo romanzo fluviale, ricco di storie (e storie dentro storie), personaggi, idee. Un Murakami al suo meglio che riesce come non mai a centrifugare le suggestioni più diverse (dal folklore giapponese all'immaginario manga, dalla fantascienza occidentale alla tradizione letteraria orientale) e a esplorare le nostre ossessioni per dare vita a un mondo del tutto personale, onirico e malinconico, in cui nessuna realtà parallela ripaga per la nostalgia di un'amicizia d'infanzia, per un amore mancato. *** «Avviso ai nuovi lettori di Murakami: crea dipendenza». «San Francisco Chronicle» «I romanzi di Murakami resistono a ogni definizione: sembrano vivere di vita propria». «Daily Telegraph» (by inMondadori)

Ho scovato questo libro nella mia libreria qualche mese fa, ancora incelofanato, un acquisto di Max dettato da qualche recensione letta che lo avevo convinto a comprarlo... La copertina non mi ispirava tanto, ma poi ho tolto il celofan, ho cominciato a leggere la copertina ed ho iniziato, così, un po' dubbiosa a leggere le prime pagine. Mi è capitato spesso di avere sensazioni strane leggendo libri scritti da orientali, come essere catapultati in un mondo strano, quasi magico ed affascinante, ma mai come in questo caso la sensazione è così forte e reale. Arrivata a metà del libro ho trasferito la lettura sul Kindle, sempre per una questione di comodità ed il mondo in cui sono stata catapultata mi ha letteralmente stregata. I due protagonisti sono così speciali nella loro apparente normalità che non vedi l'ora di passare da un capitolo all'altro per vedere come proseguono le loro storie raccontate in parallelo. Piano piano si capisce anche come sono correlati i due protagonisti, cosa che all'inizio non è per niente chiaro e quando sono arrivata al termine di questi primi due libri pubblicati insieme, ho solo il rammarico di non aver ancora assistito al loro incontro, con il timore che questo non potrebbe accadere mai. La protagonista femminile Aomame è molto particolare, certamente una ragazza fuori dal comune, capace di impartire la morte a persone che a suo giudizio non meritano di vivere, ma anche molto fragile, con la voglia di trovare il vero amore, anzi di ritrovarlo, rimanendo saldamente attaccata ad un ricordo di un ragazzo di dieci anni che per lei ha significato molto... Tengo invece è un ragazzo brillante, appassionato di matematica e di scrittura; non è riuscito ad emergere come probabilmente ci si aspettava, ma si è ricavato una vita che tutto sommato lo soddisfa anche se perennemente in attesa della svolta, sia lavorativa che sentimentale. Anche per lui l'incontro con quella ragazzina di dieci anni è stata una pietra miliare nella sua vita. Ciò che risulta strano è che i due per tutti questi anni non si siano mai cercati, abbiano vissuto la loro vita utilizzando il ricordo dell'altro come un punto fermo, come se avessero il timore di distruggere qualcosa scoprendo la realtà. Però alla fine entrambi capiscono che è importante ritrovarsi e finalmente iniziano a cercarsi... Ma sarà troppo tardi???

1 commento:

  1. E' un sacco di tempo che anche io rimando la lettura di questo libro. Ora che è uscito il terzo sarebbe proprio venuta l'ora di leggerlo!

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